Argento mondiale in staffetta per Tony Longo

sez6news344big1.jpg Nella gara a staffetta vinta da una strepitosa Spagna, gli azzurri si infilano al collo una medaglia d’argento grazie al veneto Marco Bui, gli altoatesini Eva Lechner e Johannes Schweiggl, e il primierotto Toni Longo.

Finisce come nessuno si sarebbe mai aspettato. La Spagna si riappropria del titolo mondiale di staffetta, che ha inaugurato oggi la rassegna iridata di Livigno, tornando su quel trono che già era stato suo nel 1999 e 2000, agli albori di questa specialità, e lo fa nella maniera più entusiasmante, rivoluzionando le gerarchie stabilite sino a quel momento. Ne fa le spese anche l’Italia, che coglie comunque uno spettacolare argento rimanendo, unica fra le squadre medagliate, sempre nel cuore della corsa. Marco Bui era stato infatti lesto alla partenza, chiudendo il primo giro al comando, poi Longo aveva dovuto cedere il passo alla Svizzera, rimanendo comunque a tiro. Nella terza frazione la Lechner dava il cambio al quarto posto, subendo la rimonta di Usa e Nuova Zelanda che però presentavano al suo cospetto atleti maschi. Nell’ultimo giro succedeva l’imprevedibile: l’ex campione del mondo José Hermida effettuava sorpassi su sorpassi andando a regalare al quartetto spagnolo, fino allora sempre nelle retrovie, una clamorosa medaglia d’oro. La rimonta riusciva anche alla Francia grazie a un altro dei favoriti per il cross country di domenica, Cedric Ravanel, a dispetto di problemi alla bici che lo costringevano a una sosta e permettevano così all’azzurro Schweiggl di superarlo e proiettarsi verso un prestigioso argento, ancor più importante per i problemi alla catena che hanno avuto sia lui che Bui.
A fine gara grande entusiasmo in casa iberica per un oro insperato soprattutto dopo la defezione della Fullana: “Quando sono partito – racconta Hermida, unico componente rimasto del bis iridato ’99-2000 – pensavo solo a risalire dall’undicesima posizione, senza pormi obiettivi, poi lungo il percorso ho avuto anche fortuna per i problemi tecnici di Francia e Italia. La staffetta mi piace, mi diverte, vincere qui è il massimo”. In casa azzurra l’esordio positivo è un toccasana per il prosieguo del Mondiale: “La scelta di mantenere identica la stessa formazione del titolo europeo ha pagato – sentenzia il Ct Morelli – inoltre abbiamo un Bui in ottime condizioni, che fa ben sperare”. Il corridore mestrino fra l’altro, a dispetto della catena saltata sull’ultima parte del percorso che lo ha costretto a una sosta di una quindicina di secondi, ha chiuso con il miglior tempo parziale, inferiore anche a quello di Hermida. Un fattore che lo rinfranca per il grande appuntamento di domenica: “Io sto bene, è evidente, ma anche gli altri vanno forte. Dipenderà un po’ dal tempo e da come si metterà la gara, intanto però un argento in casa lo abbiamo portato”.

ORDINE D’ARRIVO: 1. Spagna (Ruzafa, Aviles, Gamonal, Hermida) in 1.26’02” 2. Italia (Bui, Longo, Lechner, Schweiggl) a 19″ 3. Francia (Vouilermoz, Tempier, Hansen, Ravanel) a 30″ 4. Svezia a 41″ 5. Svizzera a 1’29”

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