Valbusa e Schwimbo oro in sprint

Sabina Valbusa si riscopre sprinter e Freddy Schwienbacher ritrova lo smalto perduto alla fine di una stagione poco incisiva.

Risultati a sorpresa, oggi, alla prova conclusiva dei Campionati Italiani di fondo a Passo Cereda in Valle di Primiero (TN). Le gare sprint sono iniziate di buon mattino con tutte le ragazze ammesse alla fase finali e Magda Genuin miglior tempo davanti all’attesa Arianna Follis. Tra i maschi le sensazioni della vigilia sono confermate, con Frasnelli in grande spolvero davanti al poliziotto Rigoni e a Bruno Debertolis. Quarto Schwienbacher, opaco ieri in staffetta, e solo ottavo Zorzi. Due gli esclusi illustri, Fulvio Valbusa (18°) e Silvio Fauner (22°).

Negli ottavi passano il turno, tra le donne, Genuin e Bachmann, Moroder e Valbusa, Follis e Moriggl, Brocard e Marina Piller. In semifinale le prime sorprese. Scatta veloce la Valbusa, ma la Moroder nel finale la precede mentre rimane out la Genuin, nella seconda semifinale la Follis ribadisce la sua esperienza e la Moriggl è seconda.

La finale è quasi una passeggiata per Sabina Valbusa che nella lunga salita mette in mostra una marcia in più e arriva da sola sul traguardo, senza sprint. È la Moriggl a sorprendere, con un secondo posto davanti alle specialiste sprint Follis e Moroder, un quartetto tutto della Forestale. Marina Piller invece si aggiudica la finalina per il quinto posto.

Molto vivace la gara maschile con continui colpi di scena. Ed il primo ottavo di finale è da thriller. Il giovane finanziere Morandini parte a tutta, sorprende anche Frasnelli e Zorzi che sono costretti a rincorrere. Frasnelli incespica e riprende veloce. Sembrava un fuoco di paglia, ma il fiemmese è un caterpillar col turbo. Zorzi sul rettifilo finale si butta allo sprint con Frasnelli in affanno, è una volata a ventaglio su tre corsie, mentre Ivan Debertolis è costretto a fare da spettatore. Morandini è davanti a tutti, per i due vincitori dell’ultima gara di Coppa in Giappone, Frasnelli e Zorzi, ci vuole il fotofinish. Il verdetto è tassativo e Frasnelli è estromesso dai giochi. Lotta in famiglia nella seconda batteria, con i fratelli Pasini che devono vedersela con Schwienbacher e Zortea, emergente atleta locale. L’altoatesino sembra in giornata sì, e sulla salita si vede. Dei due Pasini passa Renato.

La terza batteria è meno frizzante, ma Rigoni mette tutti sull’attenti. Il poliziotto ha uno scatto repentino a 500 metri dal traguardo e costringe gli altri a pigiare sull’acceleratore. Molin Pradel cade, Scola rimane con il bastoncino impigliato nelle reti e Hofmann sornione si qualifica.

Ultima batteria: Debertolis gioca in casa, conosce bene le piste e costringe Pozzi ad inseguire, un Pozzi poliedrico dopo la splendida staffetta di ieri. Semifinale d’apertura “bollente” che riesce anche a ?sciogliere la neve di Passo Cereda. Tre finanzieri ed un forestale. Una bella lotta. Ancora una volta Morandini parte a tutta, forse dietro pensano che scoppierà presto ed invece costringe ancora gli altri ad inseguire. Pasini è energico, Zorzi attende il finale per esplodere, Schwienbacher ci ricorda la finale di CdM di Pragelato di due anni fa. Sulla retta finale è ultimo, poi con un salto esplosivo parte all’arrembaggio e brucia uno ad uno Morandini, Zorzi e Pasini. E così “Zorro” è fuori, ma la gara di protagonisti ne ha altri.

Bruno Debertolis salta letteralmente sugli sci nella seconda semifinale, c’è in gioco non solo una medaglia, ma una “visibilità” per un futuro in squadra, un rientro beninteso, Rigoni è dietro, Pozzi e Hofmann fuori.

La finalina è uno show alla Zorzi. I quattro, Zorzi, Renato Pasini, Pozzi e Hofmann sembrano giocare, giungono sul rettifilo d’arrivo insieme, si fermano, si dispongono uno per corsia e .. via per i 100 metri piani! È uno scatto di muscoli, gli sci scavano nella neve, Hofmann si butta sulla linea e vince la finalina show, Pozzi è a pochi millimetri, Pasini e Zorzi “spaccano” in ritardo, ma è davvero divertente.

La finale parte con molta tensione. Le carte cambiano, i giocatori sono tre finanzieri ed un poliziotto. Carabinieri e Forestale stanno a guardare. Schwienbacher non sembra correre una sprint, parte da solo, corre da solo e vince da solo. Rigoni tocca involontariamente Debertolis che scivola a terra, Morandini scalpita. È secondo, per lui è una vittoria, ma è Schwienbacher il più felice, scaccia d’un colpo tutti i guai di una stagione ed una medaglia d’oro ce l’ha anche lui, seppure disegnata con i tre colori della bandiera nazionale. Debertolis è di bronzo, un bronzo che brucia, poi arriva Rigoni che si scusa.

Una giornata decisamente sprint, con le partenze che si intrecciavano con gli arrivi. Tra qualificazioni e finali si sono “esibiti” i giovani per il loro campionato tricolore. La friulana Casali è campionessa Aspiranti davanti alle due trentine Morandini e Cicolini, il bergamasco Tiraboschi è campione tra i maschi col valtellinese Clementi in argento davanti a Ceol. I Carabinieri firmano la junior con la trentina Daniela Jellici tra le ragazze e il bellunese De Martin tra i maschi, dietro sono finiti i due lombardi Compagnoni e Lenzi, tra le ragazze argento a Elisa Grill e bronzo a Sara Pellegrini. Tra gli allievi si distinguono i fiemmesi Gaia Vuerich ed Enrico Nizzi.

Si chiude così la tre giorni in Valle di Primiero con tanti complimenti all’US Primiero San Martino per un’organizzazione capace e professionale.

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