UN FIUME DI RUNNERS SOTTO LE DOLOMITI – SIMION FA IL BIS ALLA PRIMIERO DOLOMITI MARATHON

Più di 2600 partecipanti alla 2.a Primiero Dolomiti Marathon
Giancarlo Simion e Francesca Pretto trionfano nel percorso da 42 km
Luca Cagnati e Deborah Pomarè si portano a casa il trail da 26 km
US Primiero e Asd Venicemarathon Club di nuovo un’accoppiata vincente

La Primiero Dolomiti Marathon era già entrata nel cuore dei runners l’anno scorso in occasione della prima edizione: questa mattina, con il secondo appuntamento, è davvero sbocciato l’amore, sotto un sole brillante capace di illuminare d’immenso quelle vette dolomitiche che, non a caso, tutto il mondo ci invidia. Vista la perfetta organizzazione da parte dell’US Primiero e dell’ASD Venicemarathon Club e il magnifico palcoscenico naturale del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino, non c’è davvero da stupirsi dell’atmosfera di puro entusiasmo che si respirava a pieni polmoni nel parterre di arrivo nel centro di  Fiera di Primiero (TN). E a pieni polmoni respiravano soprattutto gli stoici atleti giunti fino in fondo al più impegnativo dei tre percorsi, ovvero la maratona alpina da 42 chilometri: ad affermarsi su questo mirabile itinerario con 1.242 metri di dislivello positivo è stato l’atleta di casa Giancarlo Simion del Team Runcard, già vincitore l’anno scorso del trail da 26 chilometri. Tra le donne l’ha spuntata invece la veneta Francesca Pretto dell’Atletica Vicentina, creando un vero abisso alle sue spalle.
Il gruppo è partito compatto questa mattina alle 8.45 dall’ottocentesca Villa Welsperg, nella suggestiva Val Canali: ad attendere lo sguardo degli atleti dapprima le maestose Pale di San Martino, e dunque il selvaggio panorama della Catena del Lagorai Orientale. In mezzo ai verdi prati della vallata e a boschi profumati i runners hanno raggiunto le caratteristiche baite, per poi risalire verso Sora Ronz e dunque puntare decisamente verso San Martino di Castrozza: a sfilare per primo in mezzo all’elegante centro del paese circondato dal Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino è stato proprio Simion, che già al 16° km poteva vantare un distacco di tutto riguardo, seguito a distanza dal conterraneo Michele Tavernaro dell’US Primiero e quindi dal team manager di Fidal, Tito Tiberti, della squadra Free-Zone. Da lì i runners, già abbondantemente sgranati, hanno puntato verso la vetta del percorso, ovvero i 1.683 metri del Passet di Calaita: al cospetto dell’omonimo lago Simion ha confermato il suo perfetto stato di forma, mentre dietro Tiberti e Tavernaro battagliavano a suon di sorpassi per la seconda posizione. Ma già a quel punto gli atleti stavano iniziando a preparare le gambe per la lunga ma allo stesso tempo leggera discesa che da Passo Gobbera, caratteristica località della Valle del Vanoi, li avrebbe portati fino all’arrivo di Fiera di Primiero, sovrastando panoramicamente gli abitati di Imer e di Mezzano.
Come anticipato, il primo a tagliare il traguardo tra gli applausi del pubblico è stato Giancarlo Simion, con 3’26” di vantaggio sul secondo. Primierotto di nascita, Simion vive però a Stoccolma, dove lavora come informatico. «Sono arrivato da Stoccolma mercoledì scorso» ha spiegato il runner trentino, «per i primi chilometri sono partito molto forte, sono arrivato a San Martino abbastanza fresco e anche a Passo Gobbera mi sentivo ancora in forma, mentre negli ultimi chilometri sono esploso, infatti pensavo che gli altri ragazzi mi prendessero, ma evidentemente il vantaggio accumulato mi ha permesso di arrivare primo».
Non c’è stata storia invece tra le donne per quanto riguarda il primo posto: dopo aver conquistato la testa della gara nei primi chilometri la vicentina Francesca Pretto ha dominato indisturbata. «Ho sempre paura di avere qualcuno alle calcagna» ha spiegato l’atleta, architetto di professione, «per cui corro sempre forte». Dietro di lei, a più di 10 minuti di distanza, ha conquistato la seconda posizione la runner del team Runcard Erika Zaramella, arrivata quinta l’anno scorso, seguita dall’atleta padovana del Gruppo Podistico Conselvano Serena Banzato.
Non tutti se la sono però sentita di affrontare il lungo percorso con partenza dalla Val Canali: circa 1.500 atleti hanno infatti optato per il percorso medio da 26 chilometri, che con la partenza dal piccolo centro alpino di San Martino di Castrozza ha poi ricalcato le orme del tracciato più lungo, condividendone dunque gli splendori paesaggistici. Decisamente più abbordabile, questo percorso è stato caratterizzato da un dislivello positivo di 448 metri e da un dislivello negativo di 1198 metri. In questo caso, il podio maschile era praticamente già scritto fin dai nastri di partenza: cosa si poteva del resto fare contro quei mostri sacri dei gemelli Dematteis? I due azzurri di Rore, in provincia di Cuneo, hanno subito fatto squadra con lo specialista delle lunghe distanze Luca Cagnati, bellunese del team Valli Bergamasche Leffe, senza lasciare spazio agli avversari. A pochi metri dal traguardo, invece di arrivare mano nella mano come hanno già fatto in passato, Martin e Bernard Dematteis hanno sospinto in avanti Cagnati, incoronato così vincitore del trail 26K dalle cortesi ragazze primierotte, agghindate con gli abiti tradizionali della valle.
Doppietta primierotta invece per quanto riguarda il podio femminile della 26 chilometri, dominata da Deborah Pomaré del team US Primiero – che ha così migliorato la seconda posizione della scorsa edizione – e seguita dalla fondista trentina Ilaria Debertolis, anch’essa sotto l’egida dell’US Primiero. Si è invece guadagnata il terzo scalino del trail femminile Giulia Montagnin, trevigiana del team Maratoneti Genovesi.
E mentre i più allenati si davano da fare sulle lunghe distanze, chi ha invece voluto fare una semplice corsetta in compagnia lo ha potuto fare con il Family Trail di 6,5 chilometri, divertente percorso rivolto davvero a tutti, con partenza e arrivo a Fiera di Primiero: qui, attraversando il Parco Vallombrosa e dominando poi dall’alto Tonadico, Siror, Transacqua e Pieve, si è celebrato il lato più ludico e sociale dello sport in montagna.
Dietro ai vincitori hanno sfilato circa 2.600 runners di tutte le età e provenienti dai più disparati Paesi: ai piedi delle Pale di San Martino hanno sfilato sportivi di ben 33 nazioni differenti, in un miscuglio di parlate degno dei più grandi eventi internazionali. Maratoneti, podisti, runners specialisti di skymarathon e tanti semplici appassionati di montagna, arrivati in Valle di Primiero per correre in compagnia e godersi questi magnifici panorami. E non solo questo esercito di corridori ha potuto godere di un tracciato esaltante, ma è anche stato accolto dal calore dei borghi della Valle di Primiero, ben espresso dal tifo incessante che, dallo start di prima mattina, è continuato fino alle premiazioni del pomeriggio, e che siamo sicuri non cesserà fino alla fine dei festeggiamenti in tarda serata qui, nel centro palpitante di Fiera.
Ma la vera medaglia andrebbe ai quasi 500 volontari che hanno reso possibile questa grande festa dedicata allo sport e alla natura: senza il loro impegno non sarebbe di certo possibile organizzare eventi di rilievo internazionale come questo. A coordinarli sapientemente ci hanno ovviamente  pensato quelli del rodato team di US Primiero e ASD Venicemarathon Club, realtà che non ha certo bisogno di altre presentazioni.
A dare maggior lustro alla Primiero Dolomiti Marathon corsa quest’oggi va anche sottolineato che l’evento è anche stato scelto come tappa prestigiosa della Trail Cup di “Eolo Mountain and Trail Running Grand Prix 2017”, il circuito nazionale Fidal dedicato alla corsa in montagna e al trail running.
Gli ultimi rintocchi della seconda Primiero Dolomiti Marathon risuonano con gli arrivi degli ultimi runners a tagliare il traguardo, e i festeggiamenti continuano. Del resto, come dicono quelli dell’Apt di San Martino di Castrozza, «alle Pale di San Martino, divertirsi è naturale».
Info: www.primierodolomitimarathon.it

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