WOC2015 – Staffetta

Un Mondiale con un programma strano quello scozzese, che non rispetta l’ordine “classico” delle gare ma le mette in ordine di lunghezza. Così la staffetta, la gara che tradizionalmente chiude il Mondiale, si è corsa oggi, nel penultimo giorno di gare. A dispetto dei benefici di questa formula che non saltano immediatamente agli occhi, ci sono state le non simpatiche defezioni di qualche protagonista del calibro di Thierry Gueorgiou e Olav Lundanes, in preparazione per la long di venerdì.

Le bionde danesi sorridenti
Le bionde danesi rilassate e sorridenti

In campo femminile la Danimarca si prende il terzo oro in quattro gare. Maja Alm, Ida Bobach e Emma Klingenberg non hanno mollato la prima posizione nemmeno per un metro. La prima di questo terzetto ha apposto la propria firma in tutte e tre le vittorie danesi a questo Mondiale e non è ancora finita. Dietro di loro, la battaglia per le medaglie è molto più serrata: tre nazioni in battaglia per i due gradini del podio ancora liberi. Per l’argento la spunta Anne Margrethe Hausken Nordberg per la Norvegia, che conclude a 3’02” dalle vincitrici. Nove secondi più dietro completa il podio tutto scandinavo la Svezia con Emma Johansson. La grande delusa, ancora una volta, è la bella e impossibile Minna Kauppi che negli ultimi punti si lascia strappare di mano una medaglia che da due anni le sfugge.

Male la staffetta azzurra: Lia Patscheider non riesce a ripetere il lancio della Sprint Relay. Al cambio accusa 18? di ritardo al 27° posto. Viola Zagonel non fa di meglio, perde altri 22? ma guadagna 2 posizioni. Michela Guizzardi conclude al 24° posto assoluto a 51? di ritardo totale dalla Danimarca.

La gara maschile si è svolta sulla stessa falsariga di quella femminile: Svizzera davanti indisturbata e tre nazioni dietro a battersi per i posti di consolazione. Fabian Hertner, Daniel Hubmann e Matthias Kyburz prendono il largo e fanno perdere le proprie tracce dalla seconda frazione. Dietro la battaglia è tra Norvegia, Francia e i padroni di casa bretoni. Nonostante le defezioni di Gueorgiou e Lundanes, sono proprio Norvegia (2° – +1’50”) e Francia (3° – +2’12”) ad aggiudicarsi i gradini bassi del podio.

Regolare la prestazione degli azzurri: Riccardo Scalet, Klaus Schgaguler e Giacomo Zagonel perdono circa 6? ciascuno dalla testa della corsa e si fermano a un non esaltante 23° posto assoluto.

Domani secondo e ultimo giorno di riposo. Venerdì si chiude con la gara regina: la Long distance. In campo per l’Italia scenderanno Klaus Schgaguler, Marco Seppi, Viola Zagonel e Lia Patscheider.

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